1. Mistero del primo Dolore di Maria: la profezia di Simeone
Jacolatorio: "O Madre di misericordia, ricordaci sempre delle pene di tuo figlio, Gesù Cristo".
Meditazione: la Beata Vergine Maria portò Gesù al Tempio di Gerusalemme, come è stato detto nella tradizione che tutti i neonati dovrebbero essere benedetti nel Tempio davanti a Dio. Lì, il vecchio sacerdote Simeon teneva tra le braccia il piccolo Gesù e lo Spirito Santo riempiva il suo cuore. Simeone quindi riconobbe Gesù come il Salvatore promesso e portò il bambino in cielo, rendendo grazie e lode a Dio per aver adempiuto alla promessa che aveva fatto a Simeone - che sarebbe vissuto abbastanza a lungo per vedere il Messia.
«Ecco, ora il tuo servo può lasciare questa vita in pace, mio signore», disse. Poi guardò Maria e disse: "E tu, donna, una spada di dolore trafiggerà il tuo cuore a causa della sofferenza che deve accadere a tuo figlio".
La Beata Vergine sapeva che aveva dato alla luce il Salvatore dell'umanità, così capì e accettò immediatamente la profezia di Simeone. Per quanto il suo cuore fosse stato profondamente toccato dalla grazia di portare il bambino Gesù, rimase pesante e tormentato, dopo tutto sapeva cosa era stato scritto sulle prove e sulla successiva morte del Salvatore. Ogni volta che vedeva suo figlio, le venivano costantemente ricordate le sofferenze a cui sarebbe stato sottoposto, fino a quando questa sofferenza non era diventata sua.
Preghiera: Cara Madre Maria, il cui cuore ha sofferto oltre noi, insegnaci a soffrire come tu hai sofferto e, attraverso l'amore, ad accettare tutte le sofferenze che Dio ritiene necessarie per noi. Possa noi soffrire e la nostra sofferenza possa essere riconosciuta da Dio solo, come lo furono i tuoi e tuo figlio Gesù. Non permetterci di mostrare la nostra sofferenza al mondo, in modo che possa valere di più e possa essere usato per riparare i peccati di tutti. A te, o Madre, che hai sofferto con il Salvatore, offriamo la nostra sofferenza e quella del mondo, perché siamo tutti i tuoi figli. Unisci le nostre pene a te stesso ea quelle di nostro Signore Gesù Cristo e poi offri loro a Dio nostro padre, affinché possa riconoscerle - tu che sei la Madre più grande di tutto ciò che esiste.
Di te, o Madre Addolorata, ti compatisco per il dolore che provava il tuo tenero cuore con la profezia del vecchio santo Simeone. O cara Madre, per il tuo cuore così afflitto, concedimi la virtù dell'umiltà e il dono salutare del timore di Dio. Amen.
Un Padre Nostro e sette Ave Maria sono pregate.