Come con tante canzoni di canzoni famose, ci sono diverse versioni della storia di Stabat. Il testo critico della sequenza è stato pubblicato da Clemens Blume e Henry M. Bannister in Analecta Hymnica, basata sui 86 manoscritti (i più antichi sono del XIII secolo). [1] Questo "testo originale" viene visualizzato nella prima colonna.
Altrettanto importante è l'attuale versione liturgica approvata dalla Chiesa Cattolica. È nel Gradual Romanum del 1973/79. A differenza di alcune versioni liturgiche precedenti, questo si differenzia poco dal testo originale. Per motivi cronologici, è scritto nella seconda colonna, in modo che le deviazioni del testo originale siano stampate in grassetto.
Testo originale in latino 1200–1300[1] |
Testo liturgico attuale
Graduale Romanum 1973/79 |
traduzione | ||
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1. Stabat mater dolorosa |
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La Madre addolorata stava in lacrime presso la Croce su cui pendeva il Figlio. E il suo animo gemente, contristato e dolente era trafitto da una spada. Oh, quanto triste e afflitta fu la benedetta Madre dell'Unigenito! Come si rattristava, si doleva la Pia Madre vedendo le pene del celebre Figlio! Chi non piangerebbe al vedere la Madre di Cristo in tanto supplizio? Chi non si rattristerebbe al contemplare la pia Madre dolente accanto al Figlio? A causa dei peccati del suo popolo Ella vide Gesù nei tormenti, sottoposto ai flagelli. Vide il suo dolce Figlio che moriva abbandonato mentre esalava lo spirito. Oh, Madre, fonte d'amore, fammi provare lo stesso dolore perché possa piangere con te. Fa' che il mio cuore arda nell'amare Cristo Dio per fare cosa a lui gradita. Santa Madre, fai questo: imprimi le piaghe del tuo Figlio crocifisso fortemente nel mio cuore. Del tuo figlio ferito che si è degnato di patire per me, dividi con me le pene. Fammi piangere intensamente con te, condividendo il dolore del Crocifisso, finché io vivrò. Accanto alla Croce desidero stare con te, in tua compagnia, nel compianto. O Vergine gloriosa fra le vergini non essere aspra con me, fammi piangere con te. Fa' che io porti la morte di Cristo, fammi avere parte alla sua passione e fammi ricordare delle sue piaghe. Fa' che sia ferito delle sue ferite, che mi inebri della Croce e del sangue del tuo Figlio. Che io non sia bruciato dalle fiamme, che io sia, o Vergine, da te difeso nel giorno del giudizio. Fa' che io sia protetto dalla Croce, che io sia fortificato dalla morte di Cristo, consolato dalla grazia. E quando il mio corpo morirà fa' che all'anima sia data la gloria del Paradiso. Amen. |
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